Nuova dissezione funzionale rivela profilo dello striato nella ricompensa

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XIX – 12 marzo 2022.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Il Massachusetts Institute of Technology (MIT), grazie alla collaborazione fra i vari dipartimenti di scienze del cervello e i dipartimenti tecnologici di ingegneria e bioingegneria, continua a riservare gradite sorprese alla comunità neuroscientifica. L’ultima in ordine di tempo consiste nella realizzazione di un approccio nuovo che sfrutta la combinazione di più tecniche per realizzare la dissezione dei circuiti di neuroni cerebrali; un modo che, adoperando una “sonda genetica” che funge da reporter per le immagini della risonanza magnetica funzionale (fMRI), ha rivelato, ad esempio, un profilo inedito della funzione striatale in rapporto al conferimento del valore da parte del sistema a ricompensa all’esperienza percepita.

La strategia adottata può costituire un nuovo approccio allo studio multiregionale dei sistemi neuronici e, sebbene non di semplice attuazione, promette di diventare l’approccio più seguito nel prossimo futuro per addentrarsi nei labirinti delle interconnessioni funzionali del cervello.

(Ghosh S. et al., Functional dissection of neural circuitry using a genetic reporter for fMRI. Nature Neuroscience – Epub ahead of print doi:10.1038/s41593-022-01014-8, 2022).

La provenienza degli autori è la seguente: Department of Brain and Cognitive Sciences, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA (USA); Department of Biological Engineering, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA (USA); Department of Nuclear Science & Engineering, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA (USA); Institute for Medical Engineering & Science, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA (USA); Department of Chemical Engineering, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA (USA); Broad Institute of MIT and Harvard, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA (USA).

Se non si riesce a decifrare il senso biologico, con ragioni nell’evoluzione, dell’intricatissima rete dei micro e macro circuiti cerebrali dei mammiferi, non è possibile comprendere le basi neurali della nostra psiche, né tutti gli aspetti del controllo cerebrale dell’organismo. Una difficile sfida per le neuroscienze è capire come le regioni interconnesse del cervello interagiscano esattamente durante l’elaborazione della miriade di messaggi in codice neurale che attraversano i miliardi di sinapsi centrali ad ogni istante di elaborazione. Suparno Ghosh, Nan Li e colleghi coordinati da Alan Jasanoff hanno affrontato questo problema, realizzando una “sonda genetica” che consente l’imaging funzionale selettivo di popolazioni neuroniche distribuite, identificate mediante tecniche di etichettatura virale. La sonda molecolare è un enzima ingegnerizzato che traduce la dinamica citosolica del calcio delle cellule esprimenti l’enzima-sonda in risposte emodinamiche localizzate, che possono essere specificamente visualizzate mediante fMRI (functional magnetic resonance imaging).

Usando un vettore virale che sottostà a trasporto retrogrado, i ricercatori hanno applicato l’impiego dell’enzima-sonda alla caratterizzazione di una rete estesa a tutto il cervello di impulsi presinaptici diretti alla regione dello striato, attivato in ratti sottoposti a un paradigma di stimolazione profonda del cervello o DBS (deep brain stimulation).

Il risultato ha sorpreso i ricercatori del MIT, proponendo loro immagini inedite e non attese sulla base dei risultati degli studi correnti. Infatti, la strategia impiegata ha rivelato l’impegno di fonti imprevedibilmente diversificate di proiezione allo striato, suggerendo eventi funzionali nuovi. Le evidenze hanno informato un modello integrato di funzioni dello striato, rilevante per una nuova e più definita comprensione della fisiologia del sistema a ricompensa cerebrale – finora intesa quasi esclusivamente in termini di rapporto tra popolazioni dopaminergiche dell’area tegmentale ventrale (VTA) e neuroni del nucleo accumbens nello striato ventrale – e per una migliore conoscenza delle basi neurobiologiche della neurostimolazione intracerebrale usata a fini terapeutici in neurologia.

Oltre a questo primo risultato di notevole interesse, lo studio qui recensito condotto al MIT fornisce una nuova ed efficace strategia sperimentale per l’analisi dei meccanismi adottati dai sistemi neuronici multiregionali nel cervello dei mammiferi.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-12 marzo 2022

www.brainmindlife.org

 

 

 

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